Le diverse percezioni del tempo nell’epica greca arcaica – Studi sull’Iliade e l’Odissea
Studiare le percezioni del tempo, nell’epica greca arcaica, significa porsi il problema del rapporto tra narrazione epica e diacronia di civiltà. L’assunzione della genesi formulare, tradizionale e verisimilmente orale dell’epos induce a postulare un rapporto non con una, ma con plurime forme di realtà, collocabili nelle così dette Età Oscure della Grecia. Rispetto alla successiva fase di ricezione, questo libro si interroga sulla possibilità che i fruitori dell’epica, suscettibili di identificazione con i membri delle poleis, avessero percezione del carattere diacronicamente stratificato della tradizione che li aveva preceduti. Oggetto privilegiato dell’indagine saranno le così dette “metanarrazioni”, racconti particolari entro il racconto generale dell’epica, attribuiti a eroi o a divinità, aventi per oggetti momenti esterni all’azione principale dei poemi, per lo più passati. La funzione storicamente determinata della memoria andrà delineandosi attraverso l’interazione dialettica fra passato e presente, fra strati della tradizione e strati della ricezione epica, concretamente identificati mediante l’analisi incrociata di forme della narrazione e forme della realtà.
Numero Collana: 7 Pagine: 290 Anno: 2011 ISBN: 9788846729552 Formato: cm.15,5×22,5 Edizioni ETS: Indice, Prefazione, Introduzione, Indici dei nomi e dei passi