La lira asiatica di Apollo. Interazioni musicali tra la Grecia antica e il Mediterraneo Orientale
Mariella De Simone, La lira asiatica di Apollo. Interazioni musicali tra la Grecia antica e il Mediterraneo Orientale, Edizioni ETS, Collana Anthropoi. Studi e materiali di Antropologia storica del mondo antico (11), Pisa 2016.
Pagine: 244, Ill.
Formato: cm.15,5×22,5
Anno: 2016
ISBN: 9788846744555
La relazione interculturale tra Grecia e Oriente antico è tradizionalmente indagata utilizzando due paradigmi opposti: quello della polarità e del conflitto, che offre sostegno alla contrapposizione ideologica tra razionalità ellenica e irrazionalità barbarica, e quello, più recente, dell’imitazione quale prodotto dell’interazione e dello scambio. Da questi approcci, che rispecchiano il modello bipartito (autoctono vs. straniero) entro il quale si sviluppa l’immaginario ellenico del barbaro incivile, la presente indagine si distingue soprattutto per due ragioni: “perché analizza il rapporto tra Greci e non Greci a partire dalla privilegiata e inusuale angolazione dell’esperienza sonora, motivata dal giusto riconoscimento della funzione cardine della musica nella cultura e nella società dei popoli antichi; perché applica all’indagine sulle interazioni musicali le produttive tendenze metodologiche recentemente acquisite, che all’analisi dei risultati del confronto e dello scambio fra le diverse culture (procedimento che spesso nasconde orientamenti ideologici) antepongono lo studio dei processi, tramite i quali si individuano, nel campo della musica, le diverse strategie messe in atto nella società greca in risposta agli stimoli di provenienza esterna” (dalla premessa di P. Volpe Cacciatore). I risultati, che evidenziano la complessità dei modelli di interazione e reazione e l’estrema varietà degli apporti stranieri, offrono paradigmi interpretativi valutabili anche al di là dell’indagine sui fenomeni sonori.
Mariella De Simone è dottore di ricerca in “Filologia classica”, presso l’Università degli Studi di Salerno, e in “Geopolitica e culture del Mediterraneo”, presso l’Istituto italiano di Scienze umane (Sum) di Napoli. È risultata vincitrice nelle selezioni per l’attribuzione di contratti di collaborazione e di prestazione d’opera presso l’Ispf-Cnr di Napoli (2012) e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno (2007, 2006 e 2005). Ha compiuto studi musicali, diplomandosi in Pianoforte principale presso il Conservatorio Statale di Musica di Benevento. Attualmente è docente di ruolo presso il Liceo Classico “T. Tasso” di Roma, ed è cultore della materia per la cattedra di Lingua e Letteratura Greca del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno. Le sue indagini vertono sulla musica greca antica, la commedia greca antica, i richiami musicali nelle opere umanistiche, i paradigmi del “dono”, delle “borie”, dell’alterità orientale. Tra le sue pubblicazioni: Gli strumenti musicali della lirica arcaica greco-orientale: svalutazione e riattivazione di paradigmi sonori e pratiche performative, in L. Bravi, L. Lomiento, A. Meriani, G. Pace (a cura di), Tra lyra e aulos. Tradizioni musicali e generi poetici, «Quaderni della Rivista di Cultura Classica e Medioevale» 14, 2016, pp. 56-71; Aristophanes’ Phrynichos and the Orientalizing Musical Pattern, in J.G. Westenholz – Y. Maurey – E. Seroussi (a cura di), Music in Antiquity. The Near East and the Mediterranean, De Gruyter, Berlin/Boston 2014, pp. 248-272; The “Lesbian” Muse in Tragedy: Euripides melopoiós in Aristoph. Ra. 1301-28, «Classical Quarterly» 58, 2008, pp. pp. 479-490.